VITA DA GATTO

Una straordinaria avventura per tutta la famiglia

INIZIO

Sabato 11 maggio 2024
inizio alle ore 21:00

DURATA

93 Minuti

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Descrizione

11 Maggio 2024 21:00 - 12 Maggio 2024 22:33
Genere: Avventura, Family
Anno: 2024
Regia: Guillaume Maidatchevsky
Attori: Capucine Sainson-Fabresse, Corinne Masiero, Lucie Laurent, Nicolas Umbdenstock
Paese: Francia, Svizzera
Sceneggiatura: Guillaume Maidatchevsky, Michaël Souhaité
Fotografia: Daniel Meyer
Montaggio: Jeanne Kef
Musiche: Julien Jaouen
“Vita da Gatto”, il film diretto da Guillaume Maidatchevsky, vede protagonisti Clémence (Capucine Sainson-Fabresse), una bambina di dieci anni e Rroû, un gattino che ama gironzolare per i tetti di Parigi.
Un giorno la bambina trova il cucciolo nella soffitta di casa sua e decide di adottarlo. Quando la famiglia parte per le vacanze in un villaggio di montagna nel cuore dei Vosgi, a nord est della Francia, Rroû si trova per la prima volta a contatto con la natura. Per un gatto di città, abituato ai tetti e allo smog, non è facile confrontarsi con la foresta selvaggia.
Animali sconosciuti e sentieri ricchi di ostacoli mettono a dura prova il gattino che, affidandosi al suo istinto di esplorazione, si avventura per boschi e fattorie.
Clémence fa amicizia con Madeleine (Corinne Masiero), la vicina di casa, una donna in principio scontrosa che con il tempo si affeziona molto alla bambina e al suo micino.
Tutti insieme vivranno un’avventura meravigliosa e indimenticabile…
RECENSIONE: Il regista Guillaume Maidatchevsky, documentarista affermato, ci accompagna ancora una volta alla scoperta della natura e degli animali: una piccola renna in “Ailo — Un’avventura tra i ghiacci” 2018 e due volpacchiotti in “Kina e Yuk alla scoperta del mondo” 2023. Ora è la volta di un gatto nato tra i tetti di Parigi e adottato dalla piccola Clémence. Il film “Vita da gatto”, di cui è sceneggiatore con Michaël Souhaité, è un suggestivo e coinvolgente racconto di crescita, che vede protagonisti due “cuccioli”, una bambina e un felino. La storia. Clémence, (Capucine Sainson-Fabresse) dieci anni, vive con i genitori in un palazzo nel cuore di Parigi. Un giorno, in soffitta, trova un gattino; subito decide di adottarlo e lo chiama Rroû. Qualche tempo dopo la famiglia si trasferisce per le vacanze nella casa di campagna tra le montagne, nei Vosgi. Qui incontreranno altri animali: la gattina Câline, Rambo, il mastino napoletano dell’enigmatica vicina Madeleine (mai giudicare dalle apparenze!); un gufo reale, due cinghiali e una fiera ed elegante lince. Con il trascorrere delle settimane la bambina scopre che Rroû sta crescendo in fretta, molto più di lei, e che il richiamo della natura e il desiderio di libertà stanno diventando in lui sempre più irresistibili. Clémence, per parte sua, deve metabolizzare la separazione dei genitori e proprio ora che avrebbe più bisogno del suo amico a quattro zampe dovrà imparare a lasciarlo andare. “Vita da gatto” è ispirato al romanzo di Maurice Genevoix, “Rroû”, pubblicato in Francia nel 1931, che Maidatchevsky ha voluto “modernizzare” affinché, a distanza di quasi un secolo, i ragazzi vi si potessero ancora riconoscere. “Ciò che abbiamo mantenuto – spiega – è il punto di vista dell’animale, il modo in cui percepisce la natura. Questo è molto più interessante con un gatto perché, a differenza di un cane che può essere ‘addomesticato’ abbastanza rapidamente, il felino è al confine tra due mondi: quello domestico e quello esterno. Ha un lato indomabile, irrefrenabile”. E questo emerge fin da subito, da quando Rroû, a poche settimane, incurante delle occhiatacce di mamma gatta, si avventura tra i tetti, trovandosi peraltro ben presto in difficoltà. La particolarità del film, la cifra narrativa che lo rende magico e realistico al tempo stesso, è la scelta del regista di fare le riprese dalla prospettiva degli animali, alla loro altezza, anzi ad altezza dei loro occhi perché – come racconta lui stesso – “è qui che si trovano le emozioni”. Maidatchevsky ha una capacità di catturare lo spettatore, di emozionarlo, di coinvolgerlo nella storia che molto deve alla sua esperienza come documentarista e alla familiarità con gli animali maturata nei lavori precedenti, ma senza dubbio anche all’addestratrice di animali Muriel Brac. “Addestratrice – precisa la Brac – è la parola che va di moda. Io direi piuttosto che sono una regista di animali. Il mio lavoro consiste nel preparare, addestrare un animale in modo che sia disponibile per le riprese. Sono come l’istruttrice di un attore bambino. Faccio in modo che possa recitare il suo ruolo in condizioni che non gli sono naturali, rispettando i suoi codici”. Ed è stata lei a scegliere tutti gli animali della storia, lince e cinghiali compresi.                                                                                                (C) CEI

REPLICHE

11 Maggio 2024 Ore 21:00
12 Maggio 2024 Ore 16:30

PREZZI BIGLIETTI

Intero   7€
Ridotto Over 65 Anni   6€
Ridotto Ragazzi Fino A 12 Anni    5,50€